Ladies and gentlemen, the show must go on ma, dopo un mese di bagordi, è giunto il momento di abbassare la musica, interrompere le danze e tirare le somme sul Festival delle Leggende, la nuova espansione di Hearthstone.
Sviluppatore / Publisher: Blizzard Entertainment / Blizzard Entertainment Prezzo: Free to Play Localizzazione: Completa Multiplayer: Competitivo online PEGI: 7 Disponibile su: PC (Battle.net), Android, iOS Data di uscita: Già disponibile
Il set è composto da 145 nuove carte che hanno dato il via a un valzer di meccaniche, servitori, magie, effetti e sinergie cui è difficile resistere, novità che aumentano di numero se si tiene conto dei vari cambiamenti legati all’inizio dell’Anno del Lupo.
A qualche giorno di distanza dalla pubblicazione c’è stata la consueta ondata di buff e nerf atta a bilanciare la situazione, laddove le performance di alcuni mazzi ed eroi erano troppo oppure troppo poco soddisfacenti. Ora ci siamo, il meta sembra aver trovato una quadra, ergo è il momento di trarre delle conclusioni.
ATTENTI AL LUPO E AD ANDUIN
Hearthstone ha salutato l’Anno dell’Idra e ha accolto l’Anno del Lupo. In virtù della normale rotazione di inizio anno, ad aprile le espansioni Forgiati nelle Savane, Uniti a Roccavento e Divisi nella Valle d’Alterac sono uscite dal formato Standard, il quale è composto da Rotta per la Città Sommersa, Assassinio al Castello di Nathria, L’Avanzata del Re dei Lich e Festival delle Leggende, insieme ai set previsti dal nuovo anno.
Tra l’avvio dell’Anno del Lupo e il set Festival delle Leggende, aprile è stato un mese scoppiettante
LE NOVITÀ DEL FESTIVAL DELLE LEGGENDE
In questo contesto già di per sé abbastanza movimentato, l’11 aprile si è inserito il Festival delle Leggende, l’ultima espansione del CCG digitale di Blizzard che, con il suo arrivo, ha dato il via alla Fase 1 del nuovo anno. Come suggerisce il nome, il set è basato sulla musica, un tema caro a molti di noi che, tra effetti e art style delle nuove carte, risulta egregiamente rappresentato anche sul campo di battaglia, un dettaglio per niente marginale giacché permette al giocatore di percepire non solo un’apprezzabile coerenza in termini di game design, ma anche la passione profusa dal Team 5 nella realizzazione del nuovo set.
Per capire cosa intendo basta osservare le meccaniche introdotte dal Festival delle Leggende. Le carte dotate della nuova keyword Finale, ad esempio, ottengono bonus speciali quando, giocandole, viene usato tutto il Mana residuo (un po’ come il gran finale di ogni concerto, Ndr). Sebbene attualmente non siano granché diffuse, la meccanica in sé possiede una sfumatura strategica interessante giacché, se si intende sfruttarla al 100%, è obbligatorio pianificare in anticipo i propri turni per incastrare ogni giocata nel modo corretto. Ciascuna classe ha inoltre ricevuto un servitore-musicista leggendario e una magia-canzone leggendaria, tuttavia anche loro faticano a trovare un posto nelle liste più competitive in classificato. Alcune di queste carte hanno effetti curiosi dunque potrebbero rivelarsi utili più avanti, magari con l’uscita di altre espansioni o mini-set e la nascita di un meta in grado di valorizzarle.
Tra effetti e art style delle nuove carte, il tema principale dell’espansione è indubbiamente ottimamente rappresentato anche in game
Spulciando i deck con un winrate pari o superiore al 50%, si può notare come alcune delle nuove Armi ottenute da ciascuna classe con il Festival delle Leggende abbiano subito trovato spazio. Lo stesso invece non si può dire delle Magie Armoniche (magie dalla duplice modalità, Armonica e Dissonante, i cui numeri si invertono a ogni turno, un po’ come sono soliti fare i Worgen) e dei Solisti, minion con uno speciale Grido di Battaglia che si attiva se, nel momento in cui li giochiamo, sono gli unici servitori che controlliamo.
TIENI IL TEMPO, HEARTHSTONE
Festival delle Leggende è un’espansione piena di colori, simpatia e idee. Piace perché, col suo piglio scanzonato, dona al gioco, al meta e all’Anno del Lupo che verrà un’aria sbarazzina che male non fa dopo l’arrivo del Lich King. Sebbene al momento diversi tra i top deck siano vecchie conoscenze più o meno rimaneggiate e alcune classi siano in affanno, la varietà di alternative con cui darsi alla scalata in Standard si attesta su livelli apprezzabili. Solo una parte delle nuove carte ha fatto breccia nei cuori dei deckbuilder, tuttavia il power level del set sembra alto abbastanza da far pensare che, se in futuro dovessero giungere carte/meccaniche adatte, più di qualcuna di esse potrebbe tornare particolarmente utile.
la Locanda di Hearthstone oggi è un luogo pieno di allegria e colori, scontri all’ultima carta e sinfonie d’ogni (arche)tipo
In Breve: Un’espansione indovinata, fantasiosa e coerente, capace di dare il via alla Fase 1 dell’Anno del Lupo con il giusto ritmo tra top deck noti, new entry stuzzicanti e archetipi solidi. Non tutte le novità stanno trovando spazio nel meta Standard, Finale è la meccanica principale del set e anche la dimostrazione più evidente di ciò, però la sensazione è che tra Armi, note, balli ed effetti speciali, le basi per dodici mesi frizzanti siano state gettate (grazie anche ai nutriti cambiamenti che hanno coinvolto il Set Principale, chiaramente).
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: i7 [email protected], Nvidia 3070 Laptop 8 GB, 16 GB di Ram, SSD
Com’è, Come Gira: il Festival delle Leggende ed Hearthstone non possono mettere in difficoltà l’hardware di prova, e nemmeno le configurazioni meno recenti. Bene la direzione artistica e il legame fra testi, disegni delle nuove carte ed effetti in game.