EA torna in campo per rendere onore a John Madden, con un titolo che segna una (parziale) svolta rispetto al passato.
Sviluppatore / Publisher: EA Tiburon / EA Games Prezzo: 69,99 euro Localizzazione: Nessuna Multiplayer: Online e Offline PEGI: 3 Disponibile Su: PC, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X/S Data di Lancio: 19 agosto 2022
Ho sempre voluto molto bene alla serie di John Madden Football. Da quando, nel lontano 1990, il mio Megadrive ha accolto il cartuccione fuori formato del primo episodio non c’è stato anno in cui non abbia trascorso un quantitativo variabile di ore (tra il tanto e il troppo) con l’obiettivo di portare (finalmente) i miei Buffalo Bills alla conquista del Superbowl. Una storia d’amore che, come molte, ha vissuto di alti e bassi. La crisi del settimo anno? Non c’è stata al settimo anno, bensì nell’ultimo decennio. È stata risolta? Non completamente, ma da qualche giorno si respira aria di riappacificazione, almeno parziale…
IL FUTURO DEL FOOTBALL AMERICANO
Facciamo un salto indietro di un anno. Sono i primi giorni di settembre 2022 e, dopo aver trascorso alcune ore tra fumble, intercetti, corse e placcaggi, giungo a una conclusione: Madden NFL 22 rappresenta la summa perfetta di quello che è diventata la serie di EA Games negli ultimi anni. Un titolo con del potenziale che però vive di momenti, con lampi di qualità che illuminano le partite per qualche istante per poi spegnersi inesorabilmente. Tutto merito, o per usare un termine più adatto, tutta colpa, di una struttura di gioco rimasta immobile troppo a lungo, che necessiterebbe di una bella revisione degli ingranaggi principali. Ora torniamo al presente con Madden NFL 23. E ci torniamo trasformando il “necessiterebbe di una bella revisione degli ingranaggi principali” in un “è protagonista di una interessante revisione di alcuni degli ingranaggi principali”. Non è la perfezione, me ne rendo conto, per quella sarebbe stato necessario un restyling completo che con tutta probabilità avrebbe richiesto più di un anno di attesa, ma è comunque un punto di partenza da non sottovalutare.
Punto di partenza che può essere riassunto con una sola parola: FieldSENSE. Un termine coniato da EA Games per definire il nuovo pacchetto che comprende le animazioni e la fisica dei giocatori. Due elementi non da poco, considerando che il football americano è uno sport di puro contatto. Due elementi in passato lacunosi, che hanno regalato vere e proprie perle di comicità con arti che assumevano posizioni inumane e che trapassavano allegramente i corpi degli avversari. FieldSENSE porta Madden NFL 23 su un’altra dimensione, garantendo un notevole grado di realismo nei movimenti di tutti i ventidue giocatori in campo.
FieldSENSE porta Madden NFL 23 su un’altra dimensione, garantendo un notevole grado di realismo nei movimenti dei giocatori
Destinataria dei miei strali è stata l’intelligenza artificiale, che denota ancora importanti lacune. È stato fatto qualche timido passo in avanti rispetto alla passata stagione, ma l’impressione generale è che molti giocatori controllati dalla cpu scendano in campo con il freno a mano tirato, che si limitino a svolgere il “compitino” senza grinta, senza decisione, e che troppo spesso sia vittime di vere e proprie amnesie dagli effetti (sportivamente parlando) catastrofici.
UN OMAGGIO A UNA LEGGENDA
Madden NFL 23 è un omaggio a John Madden. Un modo per ricordare una leggenda che ha dato tanto a questo sport, sia nel mondo reale che in quello virtuale, scomparsa a fine 2021. È lui l’uomo copertina, ed è lui il protagonista principale di Madden Legacy Game, opzione che pone una contro l’altra due squadre composte da stelle che hanno fatto la storia del football americano. È questa la principale novità del “pacchetto modalità” proposto quest’anno da EA Games, per il resto ancorato a standard ormai consolidati. Non sorprende Ultimate Team, che ripropone la struttura a figurine senza particolari innovazioni. Si comprano (o si sbloccano) pacchetti, si spera nel colpo di fortuna, si giocano partite/affrontano sfide, si comprano (o si sbloccano) altri pacchetti e così via, in un loop potenzialmente infinito. Nel complesso godibile e affrontabile anche senza investire denaro per chi non ha particolari pretese, certo è che per competere al top è indispensabile aprire il portafoglio e investire svariate decine (centinaia?) di euro extra.
Nel complesso godibile e affrontabile anche senza investire denaro per chi non ha particolari pretese
Infine Franchise, con la sua gestione completa di un team, torna quest’anno in una versione caratterizzata da tanti piccoli ritocchi. Un lavoro di scalpello che purtroppo funziona solo in parte perché, se è vero che le idee ci sono, la presenza di diversi bug che rendono alcune componenti (il mercato su tutte) imprevedibili oltre ogni logica inficia in maniera evidente l’esperienza di gioco.
In breve: Madden NFL 22 è un titolo che viaggia sulle montagne russe.” Così scrivevo l’anno scorso nella mia recensione. A 365 giorni di distanza, devo ripetermi, passando da 22 a 23. Madden NFL 23 è un titolo che viaggia sulle montagne russe. Si sale con il FieldSENSE, si scende con un’intelligenza artificiale rivedibile. Si sale notando le migliorie che caratterizzano quasi tutte le modalità, si scende dopo aver sperimentato per l’ennesima volta bug e glitch di varia natura. I passi in avanti ci sono e la direzione intrapresa dagli sviluppatori è quella giusta, ma c’è ancora un po’ di strada da fare per raggiungere livelli di eccellenza.
Piattaforma di Prova: PS5
Com’è, Come Gira: Ho provato Madden NFL 23 su PlayStation 5, incontrando saltuariamente qualche bug. Importante sottolineare come questa recensione sia riferita solo alle versione PS5 e Xbox Series X/S, dato che tutte le altre (PC, PS4 e Xbox One) mancano di diverse caratteristiche (FieldSENSE in primis) e si presentano come edizioni “leggermente ritoccate” di Madden NFL 22.