The Plucky Squire – Recensione

PC PS5 Switch Xbox Series X

Ne ferisce di più la penna o la spada? Beh, nel caso del protagonista di The Plucky Squire la risposta è più che evidente: entrambe!

Sviluppatore / Publisher: All Possible Futures / Devolver Digital Prezzo: ND Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile Su: PC (Steam), PS5, Xbox Series X|S, Nintendo Switch Data di Lancio: 17 settembre 2024

Ah, che bello dev’essere vivere nel mondo di Mojo. I suoi abitanti, guidati dalla saggia regina Chroma, possono infatti passare le loro giornate a dedicarsi all’arte, alla musica e alla composizione di sonetti, sicuri che la loro pace non verrà mai turbata. E anche se così dovesse essere, beh, qual è il problema?

I nostri possono infatti contare su Jot, infallibile eroe nonché protagonista di The Plucky Squire, che nel caso in cui qualche birbante dovesse cercare di scombinare l’ozio (inteso nel senso latino di otium, cioè il dedicarsi allo studio e alle opere dell’intelletto) delle tranquille genti di Mojo, riuscirebbe senza il minimo dubbio a sventare i suoi malevoli piani e a riportare la pace nel regno. Dopotutto, la storia va così ed è sempre andata così! Certo che se invece qualcuno riuscisse a cambiare la storia, forse le cose non sarebbero più così scontate…

SCRIVI UNA STORIA CON THE PLUCKY SQUIRE

Ovviamente, il punto è esattamente questo: ben presto il nostro Jot e i suoi amici scopriranno che Humgrump, eterno rivale del protagonista, è riuscito a trovare un modo di trafficare con la trama del libro in cui vivono tutti i residenti di Mojo e di alterare l’esito della storia, così che la vittoria finale di Jot non sia più così scontata. Giunto di fronte al rancoroso incantatore, il nostro si troverà addirittura catapultato al di fuori del suo stesso libro, e sulla scrivania di Sam, il bambino che tanto volentieri legge le avventure dell’impavido scudiero. In termini ludici, questo significa che quando vede di fronte a sé verdi portali, Jot potrà saltare dal mondo 2D (che sia isometrico o a scorrimento laterale) a quello 3D e viceversa; nel mondo 3D, poi, troverà vari strumenti tramite cui interagire direttamente con il libro.

JOT POTRÀ SALTARE DENTRO E FUORI DAL SUO LIBRO

Di questi, il primo che otterremo sarà quello che ci permetterà di girare le pagine: molto utile per visitare parti del racconto che abbiamo già superato, e magari recuperare qualche elemento necessario per proseguire. Da abile scrivano qual è, Jot è infatti in grado di riordinare alcune parole del racconto, spostandole così da creare un esito a lui più favorevole. Questo è uno dei puzzle più comuni in The Plucky Squire, anche se chiamarlo puzzle forse non è del tutto corretto: si tratta, alla fine, solo di trovare la parola giusta più che di dover strizzare il cervello alla ricerca di una soluzione. Vicino a ogni puzzle, poi, troverete lo scaltro Minibeard, pronto a darvi indicazioni su quale dovrebbe essere il vostro prossimo passo per risolverlo.

The Plucky Squire Recensione

A volte per proseguire sarà indispensabile uscire dalle pagine. Letteralmente!

THE PLUCKY SQUIRE è UN GIOCO EVIDENTEMENTE PENSATO PER I PIÙ GIOVANI

E proprio da qui voglio partire per parlare di un concetto importante: e cioè che The Plucky Squire è evidentemente un gioco pensato non solo per essere accessibile, ma anche espressamente indirizzato ai più giovani. Questo non è in nessun modo un difetto, né qualcosa che vada ad intaccare la (piuttosto alta) qualità del gioco. Ma è importante che, soprattutto se siete giocatori con parecchie primavere – e parecchi action platform – alle spalle, sappiate cosa vi troverete davanti. Il gioco presenta due difficoltà, Facile e Normale; per un giocatore esperto, Normale non presenta praticamente nessun ostacolo serio, con l’unica leggera eccezione di alcuni minigiochi (parte della storia, non opzionali) nelle fasi finali dell’avventura; ma anche qui, basta aprire il menù per trovarsi di fronte un comodo tasto “skip minigame”. Le opzioni, poi, permettono di attivare altre facilitazioni: c’è l’assist per il salto, c’è la possibilità di sconfiggere tutti i nemici con un colpo, c’è l’invulnerabilità. Questo approccio si riflette anche nella storia, che non sorprendentemente è incentrata sul valore della amicizia, del non arrendersi di fronte alle difficoltà, di imparare ad affrontarle, e dell’importanza della creatività.

ESTRO VIRTUOSO

Messo in chiaro che The Plucky Squire è rivolto ai più piccoli, quello che resta da dire è che il gioco è molto piacevole. Come si può intuire da qualunque trailer, lo stile artistico è davvero molto carino specialmente nelle fasi 2D, e si difende bene pure in quelle 3D. Lato gameplay, il gioco è piacevole anche se – comprensibilmente, visto il target – mai particolarmente profondo nelle sue meccaniche: il combattimento è fluido, Jot tira fendenti, salta e rotola che è un piacere, ma i nemici non richiedono mai approcci particolarmente avanzati per essere sconfitti; al massimo bisognerà aspettare che si espongano per attaccare prima di poterli colpire.

i minigiochi aggiungono una apprezzata varietà al tutto

I vari minigiochi, poi, aggiungono un piacevole e ben distribuito elemento di varietà al tutto; alcuni sono già stati mostrati nel materiale promozionale, ma uno che mi è particolarmente piaciuto sono delle brevi sezioni stealth in cui, nel ruolo del topolino Pip, dovremmo infiltrarci in una archivio dei cattivoni muovendoci a tempo di musica. Un po’ come succede in Crypt of the Necrodancer, per intenderci!

Ohi ohi, questa mi sa che bisognerà darsi da fare per convincerla a lasciarci passare!

Se devo muovere una critica a The Plucky Squire, questa non si rivolge tanto al gameplay quanto più ai suoi contenuti. Mi rendo perfettamente conto che non tutti i giochi devono durare cinquanta ore e nemmeno venti, ma qui la storia ne dura sei o sette e una volta finita quella non c’è poi tantissimo da fare se non navigare i livelli alla ricerca dei collezionabili nascosti. Magari qualche segreto in più, qualche livello bonus o qualche sfida alternativa non avrebbero fatto male. Questo, comunque, è proprio voler andare a cercare il pelo nell’uovo: con il suo titolo All Possible Futures ha davvero fatto un bel lavoro, che pur se orientato ai ragazzini può tranquillamente piacere anche agli adulti. L’importante è sapere cosa ci aspetta.

In Breve: The Plucky Squire è un gioco evidentemente pensato per i più giovani, e più in generale per chi ha poca familiarità con i videogiochi. Questo non va affatto a suo demerito, ma i più grandicelli che vogliono giocarci dovranno tenere presente che l’avventura di Jot e amici non presenterà loro grandi difficoltà, e che la storia è una classica (oddio, fucili laser a parte) fiaba educativa.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: RTX 3060, Ryzen 3600, 16 GB RAM, SSD NVMe
Com’è, Come Gira: Bello da vedere, soprattutto per quanto riguarda le parti 2D e le loro animazioni, e non ha problemi di ottimizzazione. Dato che la mia 3060 ultimamente non se la passa benissimo ci ho giocato anche con una GTX 1070 e gira perfettamente pure su quella.

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Pro

  • Stile artistico molto ben riuscito / Piacevole da giocare / Belle idee per promuovere la varietà.

Contro

  • Un po’ povero di contenuto / Non si possono saltare i dialoghi!
8.7

Più che buono

Dai monti del Trentino scende Marco Bortoluzzi – figurativamente, s'intende, perché per smuoverlo dal suo paese servono le cannonate. Non chiedetegli mai perché ha giocato così tanto a Dota 2.

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