Under Night In-Birth Exe:Late[st] - Recensione

PS4

In passato ho voluto davvero bene agli amici di Soft Circle French-Bread e alla loro giapponesissima produzione di picchiaduro, dall’ammiccante The Queen of Heart ’98 (capita la citazione? Anche il logo ricorda quello di The King of Fighters ‘98) al mai troppo amato Melty Blood, ma il mio affetto sta vacillando. Che razza di nome è Under Night In-Birth Exe:Late[st], di grazia? È così complicato che per scriverlo correttamente ho bisogno di ricorrere al copia/incolla! Il titolo è la terza revisione di Under Night In-Birth, un gioco che, a quanto pare, diventa sempre più ostico da scrivere e pronunciare a ogni nuova iterazione.

KILLING MOON

Fortunatamente, questo non è l’unico aspetto che migliora a ogni passo, visto che l’opera di Soft Circle French-Bread si presenta come uno dei migliori giochi di combattimento stile anime in circolazione. Dall’alto dei suoi venti personaggi (quattro in più rispetto allo scorso episodio su PS3), profondamente differenti l’uno dall’altro, Under Night In-Birth Exe:Late[st] offre meccaniche inizialmente abbordabili, tuttavia destinate ad aprirsi come uno scrigno ricolmo di tesori davanti a chi mostrerà la giusta dedizione. Non a caso il programma offre tutti gli strumenti per scavare a fondo nella tana del Bianconiglio, con un enorme tutorial comprendente la bellezza di oltre centosettanta lezioni, che partono dalle basi fino a coprire le tecniche più complesse, da consultare a braccetto con un’apposita sezione dove far pratica con combo di tutti i tipi, sapientemente distinte a seconda del personaggio.

UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe Late[st]

Siamo di fronte a uno dei migliori giochi di combattimento stile anime in circolazione

Venti volti dicevamo, diversi e ottimamente caratterizzati: i loro sprite non godranno forse della pulizia dei poligoni a cartoni animati di Guilty Gear Xrd e compagni, ma vantano comunque quella personalità che i veterani di Watanabe Seisakusho (il vecchio nome di French-Bread per i non addetti) sanno infondere anche grazie a un azzeccato doppiaggio in lingua nipponica e a una esaltante raccolta di colonne sonore in chiave J-Pop e rock. Ce n’è davvero per tutti, dai moveset più tradizionali, come quelli del protagonista Hyde, ad altri votati a particolari gimmick, come nel caso di Yuzuriha e della sua padronanza dello iaidō, l’arte dell’estrazione della spada. A conti fatti, gli unici elementi che mostrano davvero il segno del tempo sono i fondali, poco vari anche in passato, ma si rivelano decisamente spartani e privi di vita soprattutto nell’anno di grazia 2018.

Tra grappler e zoner ogni ruolo è rappresentato, e ciascun lottatore è corredato di un consistente quantitativo di mosse speciali e desperation move, roba che il recente Dragon Ball FighterZ si sogna tranquillamente la notte. Tra i volti selezionabili anche stavolta spicca Eltnum, un personaggio inizialmente apparso in Melty Blood con il nome di Sion Eltnam Atlasia e che ama elucubrare riguardo la sua presenza in un gioco diverso, abbattendo la quarta parete e trattando come novellini gli altri membri del cast poiché, come la sua biografia ama ricordarci, “in passato ha salvato la città da un potente vampiro”! Del resto Soft Circle French-Bread ha sempre trattato il lore delle sue creazioni con estrema cura, una costante riconfermata in Under Night In-Birth Exe:Late[st].

UNDER NIGHT IN-BIRTH Exe Late[st]

ogni lottatore è corredato di un consistente quantitativo di mosse speciali e desperation move

La modalità arcade è composta da dieci combattimenti occasionalmente interrotti da dialoghi mirati a portare avanti le relazioni tra i vari In-Birth. Parliamo di esseri più o meno umani (lo capirete giocando) capaci di ottenere speciali poteri durante la Hollow Night, un fenomeno che avviene durante le notti di luna piena in cui mostri conosciuti come Void si cibano dell’energia degli esseri viventi. È un buon inizio, ma se volete conoscere vita, morte e miracoli dei venti In-Birth sarà necessario perdere un po’ di tempo nella Cronaca, ovvero una enorme visual novel divisa in capitoli dedicati a ogni singolo personaggio, ove potrete “annegare” placidamente in un quantitativo smodato di testo e dialoghi, senza però nessun combattimento per spezzare la monotonia.

TIME OUT

Per quanto riguarda le meccaniche, Under Night In-Birth Exe:Late[st] non si distacca dalla norma dei cosiddetti anime fighter, con un’enfasi su rapide combinazioni ed estrema mobilità; non mancano all’appello le ormai scontate autocombo, ma si perdono nel mare delle opzioni marziali a disposizione e la loro presenza pesa molto meno rispetto a titoli analoghi. Tra queste mi preme segnalare il Vorpal System: alla base dello schermo c’è un indicatore diviso in quadrati chiamato Grind Grid (GRD per gli amici) che cresce andando all’attacco o parando efficacemente i colpi nemici. Da solo avrebbe di per sé la sua utilità, giacché i quadrati di cui sopra possono essere investiti per attivare una potente mossa diversa a seconda del lottatore (un po’ come accadeva nel T.O.P. di Garou: Mark of the Wolves), ma guadagna un ulteriore livello di importanza in simbiosi con il GRD Transfer State, una sorta di timer che premia periodicamente il giocatore con il maggior numero di GRD, conferendogli lo stato di Vorpal per una manciata di secondi, ovvero un potenziamento al danno capace di fare la differenza nel cuore dell’azione. Questo meccanismo dona imprevedibilità al combattimento, oltre a stabilire nove priorità a seconda dell’andamento dello scontro: poiché incrementare il nostro GRD diminuisce quello del nemico e viceversa, non è inusuale partire alla carica alla faccia del turtling, per evitare che l’avversario guadagni un rinnovato quanto poco provvidenziale vigore in una situazione di parità.

Under Night In-Birth Exe:Late[st] è un picchiaduro molto ricco

Under Night In-Birth Exe:Late[st] si rivela dunque un gioco molto ricco, non solo per quanto riguarda roster e meccaniche, ma anche per le modalità di gioco, unendo a quelle già elencate altri classici come la sopravvivenza o lo score attack, assieme ovviamente all’esperienza in rete. Al momento la situazione non è chiarissima, con pochi avversari online con cui ho giocato discretamente bene tra partite classificate e non: la sensazione è che – ora come ora – non ci sia una cospicua fanbase, e che dovrete prepararvi a giocare un bel po’ in locale contro amici o la CPU, nel caso decideste di dedicarvi a Under Night In-Birth Exe:Late[st].

Under Night In-Birth Exe:Late[st] è un gioco di combattimento eccelso, generoso in quanto a meccaniche, personaggi e modalità con cui divertirsi. Parte del suo look mostra un’innegabile età, ma complessivamente la direzione artistica riesce a bilanciare queste pecche e ci propone un prodotto veramente imperdibile. Sono usciti diversi titoli analoghi lo scorso mese, ma se amate il genere dovreste mettere comunque Under Night In-Birth Exe:Late[st] in cima alla vostra lista della spesa. È davvero così bello!

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Pro

  • Roster vario e splendidamente caratterizzato.
  • Meccaniche profonde e originali.
  • La solita, impeccabile sekaikan tipica di Soft Circle French-Bread.

Contro

  • Graficamente non sempre attuale.
  • Community online al momento carente.
8.8

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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