Team Asobi dona finalmente un gioco vero e proprio alla sua instancabile mascotte, ed è un trionfo Astro Bot è il miglior gioco di piattaforme per PlayStation 5, un’esclusiva che dovrebbe fare gola veramente a tutti.
Sviluppatore / Publisher: Team Asobi / Sony Interactive Entertainment Prezzo: € 69,99 Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PlayStation 5
Che belli che erano, i giochi allegati alle console. Portavi a casa il Mega Drive nuovo di pacca, lo collegavi al televisore e, costi quel che costi, passavi la sera giocando ad Alterd Beast, con buona pace della mamma che voleva guardare Corrado. Niente spese extra, erano inclusi nella confezione per mostrare sin da subito i muscoli della nuova macchina e per non fartela riportare in negozio seduta stante, ché le console di una volta generalmente non avevano una dashboard, e avviarle senza una cartuccia all’interno avrebbe restituito un poco gratificante schermo nero.
I TRECENTO VOLTI DI ASTRO BOT
Un tipetto davvero adorabile quell’Astro Bot, fino a oggi alla ricerca della propria identità videoludica dopo una breve vita trascorsa tra una tech demo e l’altra. Un po’ come i suoi creatori all’interno del Team Asobi, reduci dalla chiusura del leggendario Japan Studio e conosciuti prevalentemente per gli spassosi dimostrativi che gli utenti PlayStation hanno imparato ad apprezzare dai tempi della realtà aumentata di The Playroom
.Astro Bot è senza dubbio il miglior gioco di piattaforme che i vostri soldi possano acquistare su PlayStation 5.
Con il vascello in panne nonché privo di alcuni vitali componenti, Astro Bot inizia l’avventura attraverso cinque galassie popolate da bizzarri pianeti alla ricerca dei compagni di viaggio dispersi e di un modo per tornare nello spazio. Astro può atterrare sui pianeti planando sulle ali del fido Dual Speeder (un’agile navetta dalle fattezze di un DualSense a reazione!) e lì inizia la magia. La prima cosa che colpisce è il sistema di controllo, preciso, intuitivo e impreziosito da questo benedetto feedback aptico come mai prima d’ora. Una delle caratteristiche distintive del nuovo pad, trattata purtroppo con estrema superficialità da buona parte degli sviluppatori viene finalmente sfruttata come si deve da Team Asobi con risultati stupefacenti. Ogni terreno calpestato restituisce una sensazione inspiegabilmente riconoscibile e naturale ai vostri polpastrelli, ogni oggetto sollevato o tirato trasmette resistenza e peso e immergersi sott’acqua in un videogioco non è mai stato tanto convincente. Bisogna provarlo per crederci, una vera e propria esperienza tattile impossibile da replicare su qualunque altra macchina al momento, e il solito riguardo nei confronti dell’accessibilità da parte di SONY fa sì che, volendo, i comandi che sfruttano il giroscopio possano essere gestiti dalla levetta analogica sinistra. Astro Bot salta, prende a sganassoni i nemici e si libra in volo per brevi attimi con i piccoli propulsori montati sotto i piedi in puro stile Tetsuwan Atom che fungono anche da sistema difensivo, ed è in grado di incrementare la propria mobilità portando in spalla animali robotici.
Da questi eredità una vasta gamma di poteri, schizzando a velocità folle per infrangere pareti e far magiare la polvere ai cattivi, afferrando appigli come nel buon vecchio DK: King of Swing o addirittura rallentando il tempo per qualche prezioso istante. C’è del serio level design che batte sotto al cofano, con il layout dei singoli livelli cucito con cura attorno al potenziamento inizialmente concesso, un elemento che dona all’avventura varietà e personalità in egual misura. La progressione tra nemici e piattaforme è prevalentemente lineare, ma gli splendidi paesaggi celano un buon numero di aree nascoste che invogliano a deviare dalla strada principale per andare a caccia di segreti, a loro volta indispensabili per completare il gioco.
L’UNIONE FA LA FORZA
All’interno di ogni pianeta si nascondono un determinato numero di robot, tessere del puzzle e misteriosi varchi, un argomento, questo, che approfondiremo più avanti. Tra i primi militano ovviamente i commilitoni dell’eroico robottino, intrappolati in maniera fantozziana e costantemente in attesa che qualcuno li riporti a casa. La loro salvezza è vitale, giacché i loro sforzi combinati permetteranno di aprire nuove aree sul pianeta eletto come casa da questi meccanici pellegrini delle stelle, nonché sbloccare l’accesso ai duelli con i colossali guardiani che presiedono ogni galassia. Tra le loro fila militano però circa 150 VIP, ovvero androidi agghindati come i più disparati eroi provenienti dall’ormai longeva dinastia PlayStation. Si va dagli omaggi a celebrità quasi obbligatorie come Crash Bandicoot a veri e propri pionieri dell’intrattenimento videoludico firmato SONY che metteranno a dura prova la vostra memoria storica; del resto chi si aspettava di incontrare di nuovo nel 2024 Captain Rock, l’affascinante protagonista di Motor Toon Grand Prix?
Essendo a tutti gli effetti dei cosplayer, non portano il nome dell’illustre ispiratore ma sono descritti i maniera sibillina da una frase, e tra queste c’è anche il toccante omaggio a una voce molto amata dal pubblico, scomparsa prematuramente. I tasselli del puzzle servono invece a costruire nuove strutture presso il campo base, una volta raccolti in numero sufficiente. Il primo edificio che erigerete contiene una colossale macchina gashapon dove investire tutte le monete racimolate, ottenendo come ricompensa degli oggetti da abbinare ai nostri VIP (ad esempio, nel caso di Rock il premio sarà il Rock Speeder, la sua burbera vettura animata) con cui attivare spiritose animazioni che vale la pena gustare a tutti i costi, anche perché alcune nascondono trofei segreti. Altre costruzioni – più frivole ma di certo meno importanti – offrono un cambio di look ad Astro Bot (con costumi ovviamente ispirati al pantheon PlayStation) e al Dual Speeder; come risultato la riunione dell’allegra brigata è progressivamente destinata a diventare una grande festa per celebrare la storia delle console SONY, e riconoscere a quali titoli sono ispirati i piccoli imitatori robotici è di per sé un metagioco molto intrigante. L’unica cosa che davvero non torna è l’assenza di riferimenti a due importantissime software house, responsabili di buona parte del successo del leggendario 32 bit SONY durante i suoi primi anni di vita…
DIFFICILE QUANTO BASTA
Astro Bot soffre del medesimo problema che affligge un po’ tutti i giochi di piattaforme oggigiorno: dura poco se giocato puntando esclusivamente ai titoli di coda. Al netto del backtracking necessario per salvare il numero di compagni indispensabile al proseguimento, io ho impiegato un paio di giorni per terminare Astro Bot senza particolari sforzi, concedendomi il tempo per approfondire molti dei segreti del gioco. Ho naturalmente intenzione di continuare a giocare per sbloccare ogni cosa, ma la contenuta longevità della vicenda principale è un elemento con cui fare i conti. Astro Bot è divertentissimo, e la diversità di ogni pianeta contribuisce a mantenere alta la voglia di esplorare e sperimentare con gli elementi celati nel paesaggio per scovare chissà quale meraviglia visiva, magari spargendo tutto attorno un incredibile numero di piccoli, coloratissimi oggetti. Con un aggiornamento a 60fps stabilissimo (solo una volta ho avvertito qualche raro calo, ma lì il gioco stava veramente esagerando!) e una direzione artistica che va gustata sul migliore schermo (OLED, possibilmente) che potete procurarvi, la creatura di Team Asobi è artisticamente il più bel gioco di piattaforme disponibile al momento per qualunque macchina.
Davvero, è tutto giusto, senza il minimo passo falso. Per aggiungere ulteriore bellezza, dopo ogni boss Astro Bot acquisisce le abilità di particolari eroi (che non vi rivelerò, sappiate solo che l’eredità di Japan Studio si farà sentire alla grande) in livelli tematici dove le normali regole vengono parzialmente riscritte alla luce di fondamentali modificatori, garantendo una dose supplementare di novità e facendo la gioia dei fan più devoti. In tutto questo la difficoltà sarebbe perfettamente bilanciata se non fosse per la generosissima quantità di checkpoint, che permettono di ricominciare sempre a un passo dall’ultima sconfitta. È chiaramente un espediente che farà la gioia dei più piccoli e di quei papà che non dispongono più di intere giornate da dedicare alla soluzione di rognose sezioni di gioco, ma che potrebbe banalizzare la sfida per i giocatori duri e puri. Per loro, fortunatamente, ci sono diversi livelli opzionali, spesso da localizzare andando a zonzo per la mappa stellare.
I VIP spaziano dagli omaggi a celebrità quasi obbligatorie come Crash Bandicoot a veri e propri pionieri dell’intrattenimento videoludico firmato SONY
Qualora non ce la facciate più a passare al setaccio percorsi visitati fono allo sfinimento, il gioco offre l’aiuto di un pratico pennuto scova segreti in cambio di un piccolo esborso. Basta affrontare nuovamente uno stage già terminato e lo troverete ad attendervi vicino al punto di partenza, pronto a seguirvi come un ombra e a puntare deciso il becco verso i collezionabili non ancora reclamati. Una risorsa che vi invito a limitare il più possibile: in questo modo potrete godervi con maggiore orgoglio e soddisfazione uno dei livelli finali più esaltanti di sempre, crediti inclusi.
In Breve: Team Asobi trasforma una convincente tech demo in un gioco vero e proprio con il massimo dei voti, mostrando nuovamente a tutti li sviluppatori là fuori le potenzialità del feedback aptico. Divertentissimo, ricco di segreti e incorniciato da una presentazione audiovisiva da applausi: Astro Bot è un vincente, limitato parzialmente da una longevità moderata e da una serie di facilitazioni che non riscuoteranno il favore di tutti. Se avete intenzione di esplorare il suo universo in lungo e largo a caccia di segreti dopo aver assistito ai titoli di coda fatelo vostro immediatamente.
Piattaforma di Prova: PlayStation 5
Com’è, Come Gira: Un coloratissimo, mesmerizzante incanto, ecco come gira Astro Bot. Con una direzione artistica pazzesca retta da 60fps praticamente incrollabili, Team Asobi fa sembrare preistorici tutti gli altri giochi di piattaforme.