Acid Nerve, un mini team di sviluppo con sede a Manchester che ha già dato prova di talento con l’originale Titan Souls, riesce ad alzare ulteriormente l’asticella della qualità con Death’s Door, action-adventure dalle tinte dark che strizza l’occhio alla serie Zelda e mette al centro della scena… un corvo con un compito ingrato: riscattare le anime dei morti per accompagnarle nell’aldilà.
Sviluppatore / Publisher: Acid Nerve / Devolver Digital Prezzo: 19,99€ Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), Xbox One, Xbox Series X|S
I corvi sono animali ingiustamente accusati di malaugurio, la loro corvina e maestosa presenza in realtà simboleggia solo il passaggio da uno stato ad un altro, molto spesso dalla vita alla morte. Ce lo ha ricordato Alex Proyas con Il Corvo, la trasposizione cinematografica del fumetto di James O’Barr che nel 1994 ha consacrato e al tempo stesso spento la stella di Brandon Lee. Nella mitologia nordica invece i due corvi che accompagnano Odino, Hugin e Munin, rappresentano il pensiero e la memoria.
Secondo Mark Foster e David Fenn, i due componenti del team Acid Nerve, il corvo ha invece una connotazione leggermente diversa. È lui stesso a cercare le anime dei morti con l’obiettivo di accompagnarle dall’aldilà. Un lavoro un po’ monotono, che improvvisamente si ravviva quando una delle suddette anime viene trafugata e portata in un limbo in cui la morte non esiste. Questa peculiare premessa fa da intro ad uno degli action-adventure più intriganti e ispirati che ci sia capitato di giocare negli ultimi anni, un titolo che vi consigliamo senza riserve ancora prima di iniziare a parlarne.
NE VOGLIAMO ANCORA
Abbiamo passato all’incirca 9 ore in compagnia di quel corvo dalla spada luminescente e credeteci, ne vorremmo almeno altrettante. Non sono poche, sia chiaro, e sono sicuramente destinate a salire oltre la decina se avete voglia di andare a caccia di segreti… ma a prescindere da come affronterete il gioco, l’esperienza che ne ricaverete sarà talmente intrigante che il tempo volerà via in un attimo. A differenza di molti altri titoli indie, che utilizzano le prime ore per spiegare storia e gameplay, Death’s Door ha una intro molto breve e un primo livello-tutorial piuttosto veloce. Il resto è lasciato nelle mani del giocatore. Sarà lui a scoprire man mano le intricate storie che delineano il particolare mondo di gioco, ogni porta che aprirete alla ricerca di una nuova anima arricchirà il mondo di gioco con una direzione artistica che d’ora in poi dovrebbe essere presa d’esempio.
Acid Nerve, mini team che ha già dato prova di talento con l’originale Titan Souls, alza ulteriormente l’asticella della qualità con Death’s Door
PRENDI IL PAD E VAI
L’impostazione isometrica “alla Diablo” di Death’s Door invita all’utilizzo di un controller. Usare la combo tastiera/mouse non è comunque scomodo, ma la mappatura dei tasti su un classico pad rende l’esperienza più immediata. Per il test abbiamo utilizzato l’immortale controller Xbox 360, che in giochi come questo riesce ancora a dire la sua. Non essendo necessaria una risposta ai comandi fulminea e avendo quasi sempre ampio margine di manovra, gli sporadici fenomeni di input lag che abbiamo riscontrato (ai quali si è aggiunto qualche lieve calo di frame rate) non hanno mai rappresentato un problema. Death’s Door va che è un piacere e il suo intricato ma ispiratissimo level design farà la felicità dei completisti, ma al tempo stesso metterà un po’ in crisi chi soffre di problemi con l’orientamento. Non esiste infatti una mappa e questo potrebbe essere un problema per alcuni, soprattutto durante le inevitabili sessioni di backtracking.
Il livello di difficoltà è tutt’altro che proibitivo, e siamo su livelli nettamente più bassi rispetto al precedente gioco di questo team. Il combat system è piuttosto basilare se confrontato con altri giochi della stessa categoria, ma sufficientemente profondo da venire incontro al ritmo abbastanza frenetico degli scontri. A completare l’esperienza troviamo una manciata di puzzle ambientali non particolarmente originali ma comunque ben integrati nello stile del gioco. La mancanza di elementi roguelike punitivi e l’estrema immediatezza del gameplay fanno di Death’s Door un titolo consigliabile davvero a tutti, soprattutto a quella categoria di giocatori che ha impattato violentemente con quella meraviglia che risponde al nome di Hades e che da allora spera in un gioco vagamente simile ma un po’ più abbordabile.
In Breve: Un action-adventure pieno di stile e voglia di farci divertire. Death’s Door è il gioco perfetto per chi ha impattato troppo violentemente contro Hades e preferisce un’esperienza più “morbida” ma comunque impegnativa e ricca di soddisfazioni… visive e non.
Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel Core [email protected], 8GB RAM, GeForce GT 720M, HDD 1TB
Com’è, Come Gira: Nonostante la nostra configurazione di prova fosse più vicina ai requisiti minimi richiesti, l’esperienza è filata via liscia e senza particolari incertezze. Da notare giusto sporadici cali di frame rate che non hanno però mai inficiato la qualità complessiva.