Dynasty Warriors 9 - Recensione

PC PS4 Xbox One

Dynasty Warriors è il musou per eccellenza, e possiamo ben considerarlo il papà del genere, una saga che in Giappone spopola sin dal 1997 quando uscì il primo capitolo su PlayStation. Per i neofiti, il genere musou – detto in breve – è quella tipologia in cui, con un personaggio dotato di una forza particolarmente devastante, si devono annientare interi eserciti di nemici che, al nostro pari, sembrano fragili fuscelli; insomma, nei musou bisogna menar le mani e niente più. Un genere che nel Sol Levante riscuote tutt’oggi un gran successo, ma che da noi è riservato unicamente ad una piccola nicchia di appassionati a causa della sua natura pesantemente ripetitiva. Nonostante ciò, sempre più musou superano i confini del Giappone sbarcando anche in Europa, ed è dunque la volta di mettere le mani sul nono capitolo del capostipite, Dynasty Warriors 9. Vi sembrerà strano, ma il titolo – dopo numerosi episodi – tenta finalmente di svecchiare la formula introducendo una grande novità: una gigantesca mappa open world tutta da esplorare come il più classico dei free roaming. Sarà bastato questo ad innovare la serie? Il team di Omega Force avrà centrato il bersaglio apportando questo importante cambiamento? Scopriamolo insieme.

BOTTE DA ORBI IN ORIENTE

In Dynasty Warriors 9 non c’è una trama vera e propria: abbiamo svariati eroi selezionabili tra un roster di 83 personaggi che verranno sbloccati man mano, ognuno intento a difendere le terre dell’antica Cina o – nel caso dei cattivi di turno – a conquistarle. Insomma, si tratta del classico gioco di conquista e potere tipico della serie, a cui però si affianca la succitata formula open world.Dynasty Warriors 9 immagine PC PS4 Xbox One 09

Omega Force tenta finalmente di svecchiare la formula introducendo una grande novità: una gigantesca mappa open world tutta da esplorare

A differenza dei capitoli precedenti, i vari obiettivi sono sparsi su di una mappa piuttosto generosa in cui possiamo spostarci a piedi, a cavallo, in barca o – in alternativa – sfruttando i “viaggi veloci” che, alle volte, ci portano direttamente nel luogo della missione prescelta. Questo già potrebbe far storcere un po’ il naso, ma per i giocatori più “pigri”, in fin dei conti, non si rivela una cattiva idea. Il problema, semmai, è un altro: Dynasty Warriors 9 non incentiva per nulla l’esplorazione, spingendo il giocatore ad abusare di questo stratagemma. Le terre dell’antica Cina, purtroppo, sono di un piattume non indifferente: per gran parte del tempo vi ritroverete a contemplare foreste di bambù, alberi, fiumi, paesaggi montani e infinite distese d’erba che, magari, a un primo colpo d’occhio, possono anche risultare gradevoli alla vista, ma che alla lunga restituiscono un forte senso di ripetitività. A decorare queste terre sconfinate ci sono i tipici elementi da open world, come torri d’osservazione per scoprire alcune aree della mappa, vari accampamenti da catturare, falò dove è possibile cucinare (il cibo ingerito donerà dei bonus passivi al personaggio) o punti in cui poter cacciare e pescare ricavando elementi utili per il crafting.

Ovviamente, non mancheranno le classiche città o villaggi, ma gli insediamenti saranno tutti uguali, con i tipici negozi dove acquistare oggetti, armi, cavalli e perfino del mobilio per arredare la propria casa (questa fungerà semplicemente da punto strategico per spostarsi rapidamente sulla mappa). Tutto questo, però, manca di appeal e molto presto la vostra voglia di esplorazione andrà a farsi benedire. Certo, ci sarebbero le varie missioni secondarie, ma anche qui si tratta semplicemente di menar le mani: fermare un gruppo di banditi, uccidere dei disertori, eliminare degli informatori; la missione cambia, ma il succo è sempre quello, menar fendenti con la propria spada.Dynasty Warriors 9 immagine PC PS4 Xbox One 04

ci sarebbero le varie missioni secondarie, ma anche qui si tratta semplicemente di menar le mani

Personalmente, ritengo che l’introduzione della struttura open world non abbia giovato più di tanto al nuovo capitolo di Dynasty Warriors, rendendolo invece ancora più ripetitivo rispetto al suo standard. Nondimeno, ho apprezzato alcuni spunti interessanti come l’utilizzo del rampino per scalare mura, torri o montagne (il che facilita l’esplorazione in generale), il ciclo giorno/notte, il cambiamento climatico e gli assedi ai castelli. I ragazzi di Omega Force hanno cercato anche di introdurre degli elementi stealth: in alcune missioni ci verrà infatti chiesto di infiltrarci in un palazzo per assassinare il bersaglio di turno senza essere visti, e devo dire che abusare del nuovo rampino in questi momenti si è rivelato piuttosto divertente. Purtroppo, il più delle volte si viene scoperti per via di alcune problematiche legate alle guardie mal posizionate e al loro smisurato raggio d’azione, ma almeno tali sequenze servono a spezzare la forte monotonia insita nel gameplay.

AL MIO SEGNALE, SCATENATE L’INFERNO

Pad alla mano, come nel più classico dei musou, ci ritroveremo a premere forsennatamente lo stesso pulsante per scatenare devastanti combinazioni di attacchi affiancati da una serie di tecniche speciali eseguibili con il tasto R1 e con uno dei quattro pulsanti principali (la versione provata è quella PS4). Come da copione, ogni personaggio è dotato del proprio stile di combattimento, ma in fin dei conti si manovrano tutti alla stessa maniera; inoltre, l’entusiasmo per le varie tecniche speciali si smorza dopo pochi minuti di gioco.Dynasty Warriors 9 immagine PC PS4 Xbox One 05Come per i vecchi capitoli, il titolo gode anche di un abbozzo di sistema ruolistico con la possibilità di migliorare e livellare i vari personaggi, o potenziare le armi con pietre preziose che donano bonus di vario genere. Attraverso i materiali che troveremo nel mondo di gioco sarà inoltre possibile costruire armi, oggetti e accessori per affrontare al meglio le battaglie campali che ci aspettano.

ogni personaggio è dotato del proprio stile di combattimento, ma in fin dei conti si giocano tutti alla stessa maniera

Per quanto concerne il comparto tecnico, come abbiamo già detto in precedenza, Dynasty Warriors 9 non è all’altezza delle produzioni odierne e rimane più o meno in linea con i capitoli precedenti: le ambientazioni sono piuttosto piatte e povere di dettagli, i modelli invece risultano discreti e le animazioni delle tecniche speciali sono belle da vedere. Come ogni open world che si rispetti, anche Dynasty Warriors 9 non è esente da bug più o meno clamorosi: ad esempio, mi è capitato, durante una sessione di caccia, di vedere delle antilopi scomparire davanti ai miei occhi, oppure un intero esercito uscir fuori da una piccola imbarcazione come per magia. Si tratta comunque di aspetti che non vanno ad incidere sul gameplay generale, ma speriamo che vengano risolti al più presto con un apposito aggiornamento. Una buona parola va infine spesa per il comparto audio con brani decisamente rockeggianti, seppur alla lunga ripetitivi.

Dynasty Warriors 9 è un titolo per soli appassionati del genere. La formula rimane quella canonica, mentre la monotonia è un elemento con cui dovrete fare i conti, dacché ha da sempre caratterizzato i musou. In questo episodio, in particolare, viene maggiormente esaltata dall’introduzione di una struttura open world non proprio riuscitissima. Nondimeno, ci sono alcune novità interessanti che sicuramente i fan apprezzeranno, come il cambiamento climatico, il rampino e il ciclo giorno/notte, ma il gameplay rimane fondamentalmente quello di sempre. Insomma, se non avete mai mancato un capitolo della serie ponderatene l’acquisto; in caso contrario, potete tranquillamente farne a meno.

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Pro

  • Un roster di personaggi davvero imponente.
  • Interessante e divertente l’uso del rampino.
  • Gli assedi ai castelli, il cambiamento climatico e il ciclo giorno/notte.

Contro

  • L’open world non funziona e rende il tutto troppo ripetitivo.
  • Ambientazione piatta e povera di dettagli.
  • Telecamera a volte fastidiosa.
5.8

Insufficiente

È l’ultimo arrivato in famiglia e gli va di gran lusso che non lavora in redazione ma da casa sua, altrimenti farebbe la fine di Seppia nella serie Boris, con Claudio “Renè” Todeschini a tallonarlo con vessazioni di ogni tipo. Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette.

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