Mass Effect Legendary Edition – Recensione

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Dopo aver ingannato l’attesa con speciali e anteprime propedeutici, finalmente possiamo smettere di scrutare le stelle in cerca di un bagliore familiare perché Mass Effect Legendary Edition è realtà.

Sviluppatore / Publisher: BioWare / Electronic Arts Prezzo: 59.99€ Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Origin, Steam, EA Play Pro), PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One, Xbox Series X|S Data di Lancio: 14 maggio

Con la space opera magna rimasterizzata tra le mani e un bruscolino di nostalgia negli occhi, m’accingo a raccontarvi com’è tornare a bordo della Normandy nei panni del Comandante Shepard.

La nostalgia è un tema ricorrente in questa recensione e non può essere altrimenti giacché riguarda la remaster dei primi tre capitoli di Mass Effect, tre Action RPG e altrettante pietre miliari del videoludo che, insieme, compongono una saga affettivamente importante per un’infinità di cosmonauti digitali.

UNA NUOVA (RI)PARTENZA

BioWare ed Electronic Arts puntano molto sulla nuova versione della sacra trinità sci-fi per eccellenza che ha saputo conquistare innumerevoli appassionati e lo status di mito. Effettivamente, più che una trilogia, la saga di Mass Effect si può considerare alla stregua di un fenomeno e l’affetto dei fan nei confronti del Comandante Shepard è una delle dimostrazioni più genuine di quanto noi videogiocatori sappiamo legarci ai titoli e ai personaggi capaci di emozionarci. Quella tra la comunità e il franchise di Mass Effect è una connessione sicura e indissolubile, a distanza di tutti questi anni rimane ancora traccia della passione che la alimenta fin dal 2007 perché è un rapporto che travalica i difetti tecnici ed è sordo alle polemiche, ignora i bug e, spesso, persino i passi falsi di una compagnia su cui, una volta, non avremmo esitato a puntare ogni risparmio giacché il ricordo di ciò che è stato non si può incrinare come invece può accadere con la fiducia in ciò che sarà. Noi videogiocatori lo sappiamo bene, e forse pure BioWare l’ha imparato.

mass effect legendary edition recensione

Eden Prime merita davvero il suo nome, ora.

PROMETTERE È FACILE, MA QUANDO POI BISOGNA AMMODERNARE IL PASSATO SENZA MANCARGLI DI RISPETTO È TUTTO UN ALTRO PAIO DI MANICHE

D’altro canto perfino ai confini della galassia sanno che con i sentimenti videoludici non si scherza, ed è per questo motivo che alcune operazioni commerciali sono più rischiose di altre. È inutile girarci intorno: promettere è facile, ma quando poi bisogna ammodernare il passato senza mancare di rispetto a lui e, di conseguenza, a milioni di memorie pronte a infuriarsi allora è tutto un altro paio di maniche. Partendo da questi presupposti, dunque, emergono due concetti: Mass Effect Legendary Edition rappresenta l’apoteosi delle remastered pericolose e, forse, anche l’occasione giusta per BioWare di iniziare a ricucire il rapporto con chi, fino a qualche passo falso fa, l’avrebbe seguita ovunque senza alcuna titubanza, addirittura lassù nell’Universo dove, nell’oscurità più impenetrabile, immota nel suo sonno vecchio di 50.000 anni, la morte attende di destarsi.

MI SEI MANCATO, SHEPARD

È proprio da quelle profondità cosmiche remote che torna il Comandante Shepard ed è esattamente lì che mira a trascinarci ancora una volta. Togliamoci il dente, dai: Mass Effect Legendary Edition è una raccolta mastodontica che sfrutta il rinnovato splendore dei primi tre capitoli (cui vanno aggiunti più di 40 DLC, ma non un troppo malconcio Pinnacle Station) per ammaliare vecchi e nuovi fan senza distinzioni. Naturalmente la remaster non porta con sé solo un miglioramento grafico dell’odissea nata nel 2007 e conclusasi nel 2012, c’è molto di più nei 100 GB di download che bisogna pazientemente sciropparsi prima di poter doppio cliccare sul launcher unico e catapultarsi nello spazio scegliendo liberamente da dove cominciare.

Continua nella prossima pagina…

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Pro

  • La trilogia di Mass Effect al suo massimo splendore / Tanti contenuti per tantissime ore di gioco / È più di una semplice remaster.

Contro

  • Diversi segni del tempo non si possono nascondere / I miglioramenti più evidenti riguardano il primo capitolo / Sull’IA di nemici e compagni si poteva fare di più.
8.7

Più che buono

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