The Last of Us è stato una sorta di prologo: la Parte II è più ampia, ricca, sfaccettata e vi permetterà di vedere in che modo il mondo si è evoluto attorno ad Ellie e Joel
SOSPENSIONE DALLA REALTÀ
Una delle cose più incredibili dell’intera produzione è il modo in cui personaggi e situazioni si evolvono, incastrando in maniera pressoché perfetta gameplay, narrazione, dialoghi e contrappunto musicale. I continui cambi di registro, le alternanze tra momenti presenti e flashback, i cambi di direzione e la quantità quasi soverchiante di colpi di scena contribuiscono a delineare sempre più chiaramente i contorni di un quadro che trova la sua forma definitiva solo pochi minuti prima dell’epilogo.

Ogni uccisione vi darà il tempo di riflettere su ciò che avete fatto. La vittima si accascerà tremante affogando nel suo sangue.
A rendere il tutto ancora più spaventosamente coinvolgente contribuisce la maniacalità di Naughty Dog nella realizzazione di espressioni facciali e animazioni, che in The Last of Us: Parte II raggiungono un livello a cui tutti gli sviluppatori d’ora in poi dovranno fare riferimento per i loro futuri lavori.
Il performance capture ha dato risultati in grado di far impallidire anche recenti produzioni cinematografiche di altissimo livello

I fumetti del primo capitolo hanno lasciato spazio alle figurine collezionabili. Ce ne sono a decine.
Non si contano i dettagli apparentemente insignificanti a cui Naughty Dog ha pensato, che una volta scoperti però fanno sgranare gli occhi e capire il livello a cui questo team è arrivato, sicuramente uno dei Top 3 al mondo.
Naughty Dog ha pensato anche a dettagli apparentemente insignificanti trasmettendo un forte senso di immersione
GAMEPLAY MULTISTRATO
The Last of Us: Parte II ha tante anime. Non solo quelle dei suoi protagonisti ma soprattutto quelle del suo gameplay, che partendo dalla solidissima base del prequel è letteralmente esploso dandoci la possibilità di scegliere come giocare seguendo tante strade diverse.
Naughty Dog ci ha messo a disposizione un parco giochi sconfinato, pieno di possibilità che si traducono in approcci diversi, dipendenti dallo stile di gioco personale, dal modo in cui deciderete di potenziare i protagonisti e ovviamente dal grado di difficoltà scelto. A tal proposito vi sconsigliamo di alzare l’asticella di almeno un gradino rispetto a ciò a cui siete abituati. I livelli “Facile” e “Normale” sono concessi se avete intenzione di godervi la storia senza troppi patemi d’animo, ma scegliendoli mortificherete un po’ l’elemento survival e l’approccio agli scontri con infetti e nemici umani.
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