Total War: Warhammer – Il Richiamo degli Uominibestia DLC – Recensione

PC

Premessa: le politiche di Creative Assembly sui DLC relativi a Total War non sono sempre simpaticissime, come quando, per esempio, vende il pack con le texture e gli effetti di sangue e gore a 2,49 € o inserisce, parzialmente, una razza giocabile solo a chi compra il gioco al lancio o nei giorni successivi al day one. Insomma, trovo giusto il malumore relativo alle scelte commerciali relative a un titolo validissimo che, a occhio e croce, ha stracciato tutti i dati di vendita della serie e che si è guadagnato sul campo di battaglia il merito di aver allargato enormemente il bacino d’utenza del brand della software house inglese.

Oggi, però, parliamo finalmente della prima espansione vera e propria dell’episodio fantasy di Total War: Il richiamo degli Uominibestia è un DLC cicciotto, che inserisce una nuova razza giocabile e la campagna a essa dedicata. Il prezzo di 17,49 € , secondo me, è un po’ altino in assoluto, ma stiamo parlando comunque di un monte di ore di gioco che ne giustifica abbastanza il valore.

TU PRENDE ME OCCHIO, IO PURE, E INCENDIO TUA CASA

Khazrak il Monocolo è uno che prende la vendetta molto sul serio e non si è mai dimenticato quando, nel Drakwald, Boris Todbringer gli regalò il suo simpatico soprannome in una battaglia furiosa. Da quel giorno, il lord leggendario degli Uominibestia ha giurato di riprendersi quello che è suo (un occhio) e, per gli interessi maturati, radere al suolo l’intera Middeland.

Total War Warhammer Il richiamo degli Uominibestia DLC immagine PC 09

l’espansione conferma la bellezza di un gioco valido sotto tutti i punti di vista

Sì, perché gli Uominbestia rappresentano una fazione che ha molto a che spartire con i Guerrieri del Caos, essendone la variante ancora più brutale e sanguinaria. In termini di gioco, l’adattamento videoludico ci porta in una dimensione a metà strada tra il gameplay del Caos e quello dei Pelleverde, per un mix che mescola forza bruta, un tipo peculiare di magia sciamanica e quella tendenza alla razzia che abbiamo scoperto in Attila, apprezzato con gli orchi e i goblin e che ritroviamo pure qui in tutto il suo splendore.

Anche in questo caso, dunque, Creative Assembly è riuscita nell’impresa di adattare in maniera intelligente l’armata del gioco da tavolo e gli appassionati sapranno apprezzare le diverse chicche che rendono unici gli Uominibestia. Mi riferisco, per esempio, alla possibilità di profanare gli avamposti nemici, in modo da far crescere la potenza dell’orda – a scapito dell’accumulo di ricchezze – oppure alla capacità di accamparsi in maniera nascosta, o muoversi nei boschi seguendo i sentieri delle bestie che, di fatto, rappresentano la versione forestale dei passaggi sotterranei dei nani. Proprio come i dungeon dei barbuti guerrieri, anche i sentieri delle bestie permettono di combattere su mappe speciali di dimensioni minori, ideali per assaltare i nemici con la forza bruta propria del loro esercito.

Non mancano anche le solite suggestioni narrative, con ben due nuove Battaglie Incarico (con il solito, discutibile, meccanismo avulso) e alcune scelte da compiere durante la campagna in virtù del culto della Morrslieb. Insomma, di cose da fare ce ne sono, e le circa 12 ore necessarie per completare la campagna scivolano via con piacere e in maniera anche abbastanza varia, vista la versatilità di un esercito che, per quanto molto più adatto a muoversi velocemente sfruttando le imboscate, sa il fatto suo anche in campo aperto e negli assedi, grazie a unità di grossa stazza capaci di sostituire egregiamente prodotti di ingegneria bellica più raffinati.

STESSA ASCIA, STESSO MALE

Se, in generale, il Richiamo degli Uominbestia è un’espansione che conferma la bellezza di un gioco valido sotto tutti i punti di vista, dal primo DLC ciccioso forse ci si poteva aspettare un po’ di più.

Total War Warhammer Il richiamo degli Uominibestia DLC immagine PC 07

le istanze narrative restano abbastanza deboli

Mi spiego meglio: la natura indipendente della mini-campagna dedicata alle peculiari bestie del Caos magari poteva essere utilizzata per sperimentare qualcosa di nuovo, che andasse a limare qualche piccolo difetto della campagna principale. Mi riferisco per esempio, alle istanze narrative, che restano comunque abbastanza deboli e, a tratti, anche leggermente fuori fuoco: gli obiettivi e le quest offerte, a volte, sono abbastanza lontane e scomode rispetto all’assetto della partita e possono rappresentare più una scocciatura che un’opportunità. Analogamente, fra le missioni necessarie a completare la campagna ci sono alcune scelte che sembrano messe lì più per allungare il brodo che per, effettivamente, necessità di background (come distruggere i mercanti di Marienberg a cui viene data quasi più importanza della fazione di Boris Todbringer).

Insomma, forse per una campagna stand alone si poteva lavorare in maniera più sperimentale invece che confermare la, pur piacevole, struttura canonica a cui avevamo fatto obiezioni simili in sede di recensione. In definitiva, la prima espansione di Total War: Warhammer conferma quanto di buono Creative Assembly sta facendo per tradurre l’intero mondo di Games Workshop in un universo ludico piacevole da giocare e in battaglie sempre divertenti da combattere. Manca, forse, un po’ di coraggio nell’apportare modifiche a uno schema che sta funzionando sia in termini ludici che dal punto di vista commerciale, ma vagli a dare torto.

Bello, divertente, ma un po’ costoso e poco coraggioso. Creative Assembly affina, corregge le dinamiche dei Guerrieri del Caos per dare vita alla fazione degli Uominibestia e mette a punto una mini-campagna a base di assalti, saccheggi e devastazione divertente e stuzzicante. Un more of the same con qualche leggero twist dal punto di vista del gameplay, ma la linea di concetto è sempre quella di rielaborare elementi già visti nella saga e adattarli al meglio per farli funzionare con quanto fatto finora. Missione compiuta con un ottimo risultato, ma con il minimo sforzo.

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Pro

  • Mini-campagna di circa 12 ore.
  • Il gameplay degli Uominibestia è interessante.
  • Unità realizzate con estrema cura.
  • Nuove mappe speciali.

Contro

  • Prezzo un po’ alto.
  • La mini-campagna eredita gli stessi difettucci di quella principale.
8

Più che buono

Se serve un tuttofare il buon Mancini è l’uomo da chiamare. La nostra principessa fotografa, usa la videocamera come se fosse un’estensione naturale del corpo e monta video manco fosse in una catena di montaggio. Ah… e scrive anche. Insomma… il classico “bravo guaglione”.

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