Resident Evil 7: Biohazard – Nessun Eroe – La Fine di Zoe - Recensione

PC PS4 Xbox One

C’è da dire che Capcom se l’è presa proprio calma nel rifinire gli ultimi due DLC dedicati a Resident Evil 7. Previsti per la scorsa primavera e a lungo rimasti sottotraccia, Nessun Eroe e La Fine di Zoe sono dunque giunti nelle nostre mani insanguinate e un po’ tremolanti, giusto in tempo per ricordarci che a Natale non è mica obbligatorio essere davvero tutti più buoni. Magari buoni da mangiare, quello sì, anche perché fra dolci ingurgitati in quantità industriale e cene luculliane sto iniziando ad assomigliare sempre più a uno dei mostri rigonfi di casa Baker…

NESSUN EROE

L’ultima volta che lo avevamo incontrato, Chris Redfield era a capo di una squadra BSAA, impegnato a fermare un’orda di mostri mutanti in Cina e dintorni, in quello che possiamo tranquillamente bollare come il capitolo più “ignorante” della storia di Resident Evil.Resident Evil 7 Biohazard Nessun Eroe La Fine di Zoe immagine PC PS4 Xbox One 06 Ben altri ritmi lo attendono invece in questo Nessun Eroe, penultimo contenuto aggiuntivo, ideato anche per chiudere la linea narrativa di Lucas Baker, apparentemente l’unico sopravvissuto dell’“allegra” famigliola. In realtà, il nostro “adorabile” psicopatico si è nascosto in un dedalo di caverne, dove – a quanto pare – un gruppo di scienziati stava svolgendo degli esperimenti su Eveline, per conto di una nuova e pericolosa organizzazione criminale conosciuta con il come di Connections. Lucas, percependo il pericolo imminente, ha deciso di vendere i segreti di questi esperimenti, trascinando nel frattempo la squadra di Chris in un inferno fatto di trappole alla Saw, esplosivi assortiti e una marea di Micomorfi assetati di sangue.

In Nessun Eroe si tratta di risolvere qualche piccolo enigma ambientale, trovare un paio di gadget essenziali, e sopravvivere all’impresa

Uno potrebbe pensare che, al contrario di Ethan, il caro Redfield sia armato fino ai denti e pronto a vendere cara la pellaccia… e in effetti c’è da dire che il veterano di Resident Evil se la cava decisamente bene con fucili e pistole, oltre ad avere un destro degno di Mike Tyson. Per equilibrare il tutto, quindi, troveremo sul nostro cammino nuovi infetti, alcuni dei quali immuni ai normali proiettili (e te pareva…), altri invece decisamente duri da abbattere. In ogni caso, si tratterà di risolvere qualche piccolo enigma ambientale, trovare un paio di gadget essenziali (filtro per l’aria e visore notturno) e tentare di sopravvivere al meglio delle nostre possibilità. Il risultato finale è un buon mix fra azione ed esplorazione, seppur nulla di particolarmente memorabile. Personalmente, poi, continuo a non gradire affatto il nuovo aspetto di Chris, che appare profondamente cambiato rispetto ai precedente capitoli. In Capcom sostengono che il nuovo modello sia più “fotorealistico”, sarà, ma a mio avviso si poteva trovare una via di mezzo fra il nuovo e il vecchio, senza stravolgerne completamente i connotati. Va beh, toccherà farsene una ragione, anche perché ho il forte sospetto che ce lo ritroveremo anche nelle future iterazioni della saga.

LA FINE DI ZOE

Sono veramente deluso, perché mi aspettavo di combattere nello spazio a bordo di uno spettacolare robottone senziente e armato di potentissimi laser, e invece… OK, OK, stavo scherzando, anche perché quello Zoe lì temo rimarrà per sempre relegato ai nostri ricordi di gioventù.Resident Evil 7 Biohazard Nessun Eroe La Fine di Zoe immagine PC PS4 Xbox One 02

sembrava sceso il sipario sui Baker, ma non poteva mancare il parente mai nominato, lo zio Joe

Tornando a noi, chiuso il caso Lucas, sembrava ormai sceso il sipario sui Baker, ma come nelle peggiori serie TV, non poteva mancare il parente mai nominato, da tirare fuori alla bisogna. In questo caso specifico parliamo del fratello del capofamiglia Jack, ovvero Joe, a dimostrare che in Louisiana non hanno molta fantasia in fatto di nomi. Il nostro nuovo barbuto amico si imbatterà nella nipote Zoe, ridotta in fin di vita dal virus di Eveline e sul punto di venire salvata da un paio di soldati dell’Umbrella (non fate quelle facce: la tanto temuta multinazionale creatrice delle peggiori armi biomutanti della storia è ora passata dalla parte dei buoni, diventando una vera e propria compagnia militare privata). Comunque, zio Joe, che ha un gran cuore e delle mani ancora più grandi, non lascerà certo che questi soldati portino via la sua adorata nipotina, facendo subito volare dei gran cartoni a destra e a manca. Sì, perché costui ha letteralmente “i pugni nella mani”, e non mancherà di scatenarli contro i vari Micomorfi che proveranno a frapporsi fra lui e l’antidoto per salvare Zoe (sì, perché c’è una cura!).

Vi dirò: dopo aver passato ore e ore nei panni di Ethan, terrorizzato a ogni passo, potermi sfogare riempiendo di botte qualsiasi mutante ha avuto un effetto quasi catartico. Una tempesta di pugni degna di Bud Spencer, accompagnata da teste aperte a mani nude, pestoni micidiali e anche qualche lancia rudimentale, utile per impalare degli alligatori grossi come Volvo familiari. Anche in questo caso, non siamo certo al cospetto di un episodio memorabile, ma tutto sommato si passano un paio d’ore piacevoli a suon di sganassoni, e non manca neppure un piccolo colpo di scena, che male non fa. Irresistibile? Non proprio, ma se avete il season pass di certo non ve ne potrete lamentare più di tanto.

Vista la durata irrisoria (fra l’uno e l’altro, i due DLC difficilmente vi porteranno via più di 4 ore), viene da chiedersi come mai ci sia voluto così tanto per veder pubblicati questi due contenuti. Per carità, sono entrambi tecnicamente ottimi e di certo non danno l’impressione di essere stati messi assieme in fretta e furia, però non è che aggiungano poi chissà che alla trama, giacché chiudono un paio di linee narrative che preparano il terreno, seppur vagamente, a quello che sarà il futuro antagonista, la misteriosa organizzazione Connections. Nessun Eroe e La Fine di Zoe si fanno giocare, e se avete il season pass di certo non vi verranno a noia, ma in caso contrario potreste anche ignorarli e continuare a vivere “sereni” e “tranquilli”, chiusi nella magione dei Baker!.

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Pro

  • È tornato il buon, vecchio Chris Redfield (ma quella faccia…).
  • Entrambi i DLC sono ben caratterizzati e distinti.
  • Chiusura coerente di alcuni aspetti narrativi.

Contro

  • Nessun momento particolarmente memorabile.
  • Viene a mancare un po’ di tensione.
  • DLC piuttosto brevi.
8

Più che buono

Sta lì, sornione e silenzioso alla scrivania, come se non esistesse. E invece esiste eccome, il TMB redazionale, grazie al quale ogni newser la mattina si alza sapendo che deve correre più veloce di lui, se vuole mangiare. Attenzione, però, a non lasciarlo da solo con un mojito, perché potrebbe finire tutto a schifio in un amen.

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