C’è da dire che Capcom se l’è presa proprio calma nel rifinire gli ultimi due DLC dedicati a Resident Evil 7. Previsti per la scorsa primavera e a lungo rimasti sottotraccia, Nessun Eroe e La Fine di Zoe sono dunque giunti nelle nostre mani insanguinate e un po’ tremolanti, giusto in tempo per ricordarci che a Natale non è mica obbligatorio essere davvero tutti più buoni. Magari buoni da mangiare, quello sì, anche perché fra dolci ingurgitati in quantità industriale e cene luculliane sto iniziando ad assomigliare sempre più a uno dei mostri rigonfi di casa Baker…
NESSUN EROE
L’ultima volta che lo avevamo incontrato, Chris Redfield era a capo di una squadra BSAA, impegnato a fermare un’orda di mostri mutanti in Cina e dintorni, in quello che possiamo tranquillamente bollare come il capitolo più “ignorante” della storia di Resident Evil. Ben altri ritmi lo attendono invece in questo Nessun Eroe, penultimo contenuto aggiuntivo, ideato anche per chiudere la linea narrativa di Lucas Baker, apparentemente l’unico sopravvissuto dell’“allegra” famigliola. In realtà, il nostro “adorabile” psicopatico si è nascosto in un dedalo di caverne, dove – a quanto pare – un gruppo di scienziati stava svolgendo degli esperimenti su Eveline, per conto di una nuova e pericolosa organizzazione criminale conosciuta con il come di Connections. Lucas, percependo il pericolo imminente, ha deciso di vendere i segreti di questi esperimenti, trascinando nel frattempo la squadra di Chris in un inferno fatto di trappole alla Saw, esplosivi assortiti e una marea di Micomorfi assetati di sangue.
In Nessun Eroe si tratta di risolvere qualche piccolo enigma ambientale, trovare un paio di gadget essenziali, e sopravvivere all’impresa
LA FINE DI ZOE
Sono veramente deluso, perché mi aspettavo di combattere nello spazio a bordo di uno spettacolare robottone senziente e armato di potentissimi laser, e invece… OK, OK, stavo scherzando, anche perché quello Zoe lì temo rimarrà per sempre relegato ai nostri ricordi di gioventù.
sembrava sceso il sipario sui Baker, ma non poteva mancare il parente mai nominato, lo zio Joe
Vi dirò: dopo aver passato ore e ore nei panni di Ethan, terrorizzato a ogni passo, potermi sfogare riempiendo di botte qualsiasi mutante ha avuto un effetto quasi catartico. Una tempesta di pugni degna di Bud Spencer, accompagnata da teste aperte a mani nude, pestoni micidiali e anche qualche lancia rudimentale, utile per impalare degli alligatori grossi come Volvo familiari. Anche in questo caso, non siamo certo al cospetto di un episodio memorabile, ma tutto sommato si passano un paio d’ore piacevoli a suon di sganassoni, e non manca neppure un piccolo colpo di scena, che male non fa. Irresistibile? Non proprio, ma se avete il season pass di certo non ve ne potrete lamentare più di tanto.
Vista la durata irrisoria (fra l’uno e l’altro, i due DLC difficilmente vi porteranno via più di 4 ore), viene da chiedersi come mai ci sia voluto così tanto per veder pubblicati questi due contenuti. Per carità, sono entrambi tecnicamente ottimi e di certo non danno l’impressione di essere stati messi assieme in fretta e furia, però non è che aggiungano poi chissà che alla trama, giacché chiudono un paio di linee narrative che preparano il terreno, seppur vagamente, a quello che sarà il futuro antagonista, la misteriosa organizzazione Connections. Nessun Eroe e La Fine di Zoe si fanno giocare, e se avete il season pass di certo non vi verranno a noia, ma in caso contrario potreste anche ignorarli e continuare a vivere “sereni” e “tranquilli”, chiusi nella magione dei Baker!.