The Walking Dead: Saints & Sinners - Chapter 2: Retribution – Recensione

PC PS5 VR

The Walking Dead: Saints & Sinners – Chapter 2: Retribution è tanto data disk e poco seguito ufficiale. Non che sia necessariamente un male, però…

Sviluppatore / Publisher: Skydance Interactive / Skydance Interactive Prezzo: € 39,99 Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile su: PC (Steam), PS5, Meta Quest 2 Data di uscita: Già disponibile

La febbre dei morti viventi sta finalmente scemando? Questo potrebbe essere il motivo per cui The Walking Dead: Saints & Sinners – Chapter 2: Retribution ha questo retrogusto di minestra riscaldata sin dalle prime battute, a partire dal medesimo (non simile, è proprio lo stesso!) tutorial sperimentato nel primo capitolo fino alla solita gita in barca in perfetto stile attrazione da luna park, dove ascoltare gli antefatti della vicenda mentre tutto attorno personaggi vari muoiono male.

Una piccola crociera che non fa neppure troppo bene il suo lavoro: nei limiti del possibile chiarisce il motivo che si cela dietro l’arrivo del giocatore (amorevolmente chiamato il Turista da amici e soprattutto nemici) nella New Orleans del dopo apocalisse e la sua ricerca di un fantomatico deposito di beni chiamato La Riserva, tuttavia lascia aperti mille dubbi riguardo la personalità e il ruolo di una sfilza di presunte vecchie conoscenze che incontreremo appena muoveremo i primi passi, giacché il gioco inizia praticamente dove finiva la precedente avventura.

THE WALKING DEAD: SAINTS & SINNERS – CHAPTERS 2: RETRIBUTION AMA PERFEZIONARSI

La natura stessa della nuova vicenda è assai più lineare, con le opzioni di dialogo buone principalmente per conoscere maggiori dettagli e assai raramente per operare scelte determinanti, tuttavia le meccaniche survival in VR continuano a brillare, offrendo complessivamente un’esperienza di gioco difficile da non raccomandare. Merito senza dubbio dei muscoli di PS VR2 (a dire il vero la versione PC al momento pare soffrire di fastidiosi episodi di stuttering) che offre una resa visiva davvero sensazionale, anni luce avanti rispetto a quanto visto su Meta Quest 2 l’anno scorso. Un deciso passo in avanti che sostituisce le grezze texture e un orizzonte visivo limitato da una nebbia in stile PSX con una grafica tirata a lucido ed estremamente appagante, esaltata dall’audio 3D e dalla fisicità offerta dagli effetti aptici di controller e visore che contribuiscono enormemente all’immersione, donando peso e consistenza ad armi e combattimenti.

PS VR2 offre una resa visiva davvero sensazionale, anni luce avanti rispetto a quanto visto su Meta Quest 2 l’anno scorso

In altre parole, ricaricare un canne mozze dando un secco colpo di polso come un tamarrissimo eroe di film d’azione e far saltare in aria la scatola cranica di uno zombi con un colpo sparato a bruciapelo è un’esperienza raccomandatissima, considerata anche la maggiore propensione all’uso delle armi da fuoco rispetto al primo capitolo.

The Walking Dead: Saints & Sinners - Chapter 2: Retribution

Silenzio e fermi, lasciamoli passare…

Le reazioni dei nemici sono varie: i non morti sono prevedibilmente infiniti, generati continuamente dai più antipatici punti di respawn e dediti a vagare senza meta, almeno finché non localizzano il giocatore. Gli avversari umani hanno un simbolo fluttuante che indica quanto sono consapevoli della presenza del Turista, e solitamente si limitano a fare fuoco verso la sua posizione spostandosi occasionalmente per migliorare la linea di tiro. Nulla a che vedere con i Combine di Alyx, ma sufficientemente letali da garantire una rispettabile sfida. Certo, usare un approccio silenzioso è sempre la scelta migliore per esplorare gli ambienti indisturbati e fare incetta di materiali da riciclare, ma quando scoppierà l’inferno (il Turista non è esattamente popolare agli occhi di una certa fazione) potrete farvi valere con una massiccia dotazione di cannoni e proiettili, peraltro facilmente fabbricabili al campo base.

MUORI E RINASCI, UN GIORNO DOPO L’ALTRO

Anche questo ameno luogo è praticamente come lo ricordate, posizionato in un accogliente cimitero dove la carcassa di un autobus fornisce elettricità con cui tenere attiva la radio e fabbricare potenziamenti presso diversi banconi, ognuno specializzato in un ramo che, migliorato grazie all’esborso di materiali, aprirà la strada a bonus permanenti (lo zaino più capiente è quello a cui dovreste mirare immediatamente) e alla costruzione di ordigni, cibarie e altri oggetti utili.

The Walking Dead: Saints & Sinners – Chapter 2: Retribution ha questo retrogusto di minestra riscaldata sin dalle prime battute

I più esotici sono generalmente ottenibili previa ricette, ovviamente celate nei luoghi più nascosti di New Orleans: il Turista può passare la giornata andando alla ricerca di materiali preziosi navigando verso le aree indicate sulla sua mappa oppure perseguendo le missioni principali, ma a un certo punto le campane suoneranno e i non morti scenderanno sul sentiero di guerra, inondando le strade e costringendolo alla fuga.

he Walking Dead: Saints & Sinners - Chapter 2: Retribution

Una delle missioni notturne: guardate che nero incredibile!

Una volta tornati a casa non resta altro che dormire ed affrontare una nuova giornata, consapevoli che le provviste diminuiranno mentre il numero dei morti crescerà, rendendo la sopravvivenza sempre più dura. Questa è dettata dalla salute e dalla resistenza, indispensabili rispettivamente per restare in vita e per compiere rapide azioni; qualora giungesse la morte, è possibile continuare dal punto di ingresso della mappa senza però lo zaino, il cui contenuto andrà irrimediabilmente perso se non verrà rinvenuto nella vita successiva.

Poche novità rispetto al precedente capitolo, ma tra meccaniche survival consolidate e grande coinvolgimento va più che bene così

La mancanza di un sistema di salvataggio manuale non aiuta sotto questo senso, quindi è bene essere davvero pronti a tutto prima di partire per una missione. Un’aggiunta importante sono le missioni notturne, dove il pericolo è tanto alto quanto il bottino da recuperare: qui il Turista deve confondersi con le ombre per non richiamare orde di zombi, mantenendo un profilo basso e sfruttando un indicatore che mostra la presenza di luce nei dintorni. Sono momenti in cui lo schermo OLED dei visori offre il meglio, con un nero perfetto che dona la giusta atmosfera a sortite tanto particolari.

In Breve: Coinvolgimento, grande comfort e atmosfera da vendere: The Walking Dead: Saints & Sinners – Chapter 2 offre davvero poche novità rispetto al precedente capitolo, complice anche un’avventura tutto sommato meno interessante, ma le meccaniche survival funzionano ancora bene e il risultato è un piacere da giocare, specialmente su PS VR2.

Piattaforma di Prova: PS5
Configurazione di Prova: PS VR 2
Com’è, Come Gira: PS5 gestisce benissimo il gioco senza alcuna incertezza, mentre i punti di forza del nuovo PS VR2 donano all’immedesimazione una decisa marcia in più. Nonostante un’azione spesso movimentata tra fughe, salti e combattimenti, il senso di comfort è sempre molto buono, anche dopo sessioni di gioco piuttosto durature.

 

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Pro

  • Grande coinvolgimento e atmosfera / graficamente ottimo, specie rispetto alla versione Meta Quest 2 / meccaniche survival ben implementate

Contro

  • Pochissimi cambiamenti rispetto al primo capitolo / storia generalmente meno interessante / difficile da seguire senza aver vissuto la precedente avventura / la mancanza di salvataggi manuali potrebbe non piacere a tutti
8.7

Più che buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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