Monster Hunter Rise PC – Recensione

PC Switch

Sono passati quasi dieci mesi dall’uscita di Monster Hunter Rise per Switch, un evento che ha lasciato i cacciatori su PC ansiosi di poter tornare in azione…

Sviluppatore / Publisher: Capcom / Capcom Prezzo: 59,99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Cooperativo Online PEGI: 12 Disponibile Su: PC (Steam), Nintendo Switch Data di Lancio: 12 gennaio (Steam)

È stata una gestazione oggettivamente lunga, causata forse dalle trattative tra Nintendo e Capcom riguardo la conversione di un’esclusiva particolarmente importante. O forse no: laddove l’adattamento del tecnicamente sontuoso Monster Hunter World si era presentato come un compito in fin dei conti relativamente semplice, trasportare le gesta del villaggio di Kamura e dei suoi eroici abitanti sugli schermi dei nostri amati PC si è rivelata certamente un’impresa più ardua, che ha richiesto una ricostruzione totale del gioco originale, creato su misura per una piattaforma oramai attempata. Ma prima un po’ di storia.

LA MORTALE TELA DI MONSTER HUNTER RISE

Kamura è un villaggio orientaleggiante dove i cacciatori hanno imparato a convivere con gli insetti filo, implementando le loro resistentissime secrezioni in uno stile di caccia unico. In soldoni, ognuna delle quattordici (le stesse incontrate in World) tipologie di armi ha a disposizione inizialmente due tecniche che sfruttano i servigi degli insetti di cui sopra, aprendo la strada a contrattacchi e acrobazie varie. Andando avanti nel gioco, una ricca serie di missioni secondarie permetterà di conquistare mosse analoghe da equipaggiare a piacere prima di ogni sortita, personalizzando enormemente lo stile di combattimento. Non solo: l’uso degli insetti durante l’esplorazione concede un’apprezzabile verticalità con cui scalare pendici e ostacoli con la grazie di un ninja navigato, andando a caccia di oggetti o pacifici esemplari di fauna endemica, tanto colorati quanti prodighi di potenziamenti.

Dopo tutto questo tempo conoscerete i punti deboli di un Ludroth Reale, o sbaglio?

Fa tutto parte di una particolare direzione a livello di game design, volta a tagliare enormemente i tempi morti con cui i giocatori della prima ora hanno dovuto convivere per anni. Pensandoci bene, anche nella sua oggettiva eccellenza, Monster Hunter World non era certo avaro di perdite di tempo alla lunga stressanti: sfido chiunque a non aver provato un filo di nausea nell’inseguire l’ennesimo Rathalos su e giù tra i torreggianti rami della Foresta Antica, interpretando la scia degli insetti guida all’interno di un vero e proprio labirinto verde.

Monster Hunter Rise taglia i tempi morti con cui i giocatori della prima ora hanno dovuto convivere per anni

Monster Hunter Rise va dritto al sodo, mostrando immediatamente la posizione del bersaglio in una mappa infinitamente meno complessa da navigare; certo, quest’ultimo punto era dettato prevalentemente da un’architettura, quella di Switch, incapace di replicare i complessi scenari del predecessore, ma a conti fatti il risultato è apprezzabilissimo nell’economia di un episodio che fa di tutto per mettere faccia a faccia i cacciatori con le loro ferali nemesi il prima possibile; anche introducendo uno strumento capace di coprire agilmente lunghe distanze in breve tempo, tanto per non far attendere eccessivamente l’avversario nel suo angolo del ring. Parliamo ovviamente dei Canyne/Palamute, compagni canini che si affiancano ai classici Felyne/Palico per offrire un veloce mezzo di trasporto con cui muoversi con stile e rapidità.

Monster Hunter Rise PC Recensione

Il Palamute porta in sella il padrone anche nelle arrampicate: mai più senza!

Sulla loro groppa è possibile svolgere azioni come la raccolta dei materiali o l’uso dei consumabili senza dover mettere piede a terra, e la loro forsennata corsa non è soggetta a una riserva di stamina; assieme al prezioso apporto fornito in battaglia tra morsi debilitanti e bizzarre armi ninja, i Palamute si rivelano sin dalle prime battute un’aggiunta preziosissima. Come ciliegina sulla torta ecco quel pizzico di varietà offerta dalla Furia, ovvero una serie di missioni in salsa Tower Defense dove i cacciatori saranno chiamati ad approntare e gestire una serie di strumenti di difesa per arginare l’assedio di un esercito di mostri, determinati ad abbattere le porte di Kamura per godersi un colossale all you can eat.

CACCIARE CON LA MASTER RACE

Finito il riassunto ad uso e consumo di quei lettori ancora fermi all’episodio World, siamo felici di segnalare che Monster Hunter Rise per PC è un’opera eccellente che fa dimenticare in un batter d’occhio il pur pregevole risultato ottenuto dalla versione Switch, anche solo grazie alla straordinaria fluidità che oblitera i 30fps su cui abbiamo chiuso un occhio all’epoca della recensione per la console Nintendo. Con la configurazione riportata in calce ho giocato senza la minima incertezza a 60fps impostando la qualità grafica sul valore più alto senza scendere a compromessi, ma chiunque voglia pasticciare con le opzioni potrà comunque modificare una serie di valori che vanno dalla profondità di campo al movimento del fogliame, passando per elementi più particolari ma comunque cruciali nel quadro del consumo delle risorse come l’ombreggiatura dell’equipaggiamento. Assieme alle texture in alta risoluzione e all’antialiasing, elementi secondari come la pelliccia dei mostri appaiono finalmente nitidi e immediatamente riconoscibili, mentre i paesaggi si presentano ricchi di personalità nonostante la conta poligonale resti inferiore a quanto visto in World.

La Furia è iniziata e siamo sotto assedio, ma con questo cannone posso evitare di scendere in prima linea (per il momento).

Non si tratta solo di forza bruta, ma anche di contenuti: Capcom ha lavorato per avvicinare il debutto della versione PC ai più recenti aggiornamenti scaricati su Switch, in modo da sincronizzare le due piattaforme nel prossimo futuro in vista dell’espansione Sunbreak, pianificata per l’estate del 2022. Il risultato è che i nuovi venuti potranno godersi da subito il finale “vero” della campagna, assieme ai mostri inediti introdotti nel corso dei mesi come Chameleos o Kushala Daora e all’equipaggiamento unico frutto delle collaborazioni con marchi quali Ghosts ‘n Goblins e Okami.

UN PECCATO L’ASSENZA DI CROSS-SAVE E CROSS-PLAY

L’unico – ahimè prevedibilissimo – compromesso è l’assenza dello scambio di dati tra le due piattaforme, che impedirà non solo di giocare assieme alla fanbase “nintendiana”, ma anche di continuare l’avventura su PC importando i progressi raggiunti su Switch. Una notizia non piacevolissima se, come me, avete investito da quelle parti qualche centinaio di ore, ma stavolta il gioco potrebbe valere davvero la candela. Per concludere un paio di parole sul gioco online, che non abbiamo potuto provare con il codice Early Access fornitoci nonostante la continua ricerca di partite a cui unirci; ne riparleremo presto, magari su Twitch.

In Breve: Monster Hunter Rise era un eccellente episodio su Switch, ma la versione PC gioca in una categoria decisamente superiore. Se Monster Hunter World vi era piaciuto, adorerete Rise. Sì, anche se il pensiero di ricominciare tutto daccapo vi terrorizza.

Piattaforma di Prova: PC
Configurazione di Prova: Intel i7, 16 GB RAM, Nvidia Geforce GTX 1070, SSD
Com’è, Come Gira: 60fps fissi con la configurazione indicata. Ho anche provato subito dopo a riprendere in mano la versione Switch ma niente, una volta provato su PC, Monster Hunter Rise annienta l’altra faccia della medaglia.

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Pro

  • Eccellente lavoro di conversione / Tutti i contenuti finora pubblicati per Switch disponibili fin da subito / Tante novità, tutte ottime.

Contro

  • Assenza di cross-play e cross-save.
9.4

Ottimo

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

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